Ogni giorno Marino passeggia lentamente tra le file ordinate delle botti, nella penombra profumata dell’acetaia storica La Vecchia Dispensa. In questi primi giorni di dicembre c’è qualcosa di diverso, quasi magico. Un’aura affascinante avvolge il luogo e sembra trasformarlo, come a diventare il palcoscenico di uno spettacolo iniziato moltissimi anni fa.
Come sempre, l’aria è densa di aromi: legno antico, mosto cotto e tempo. Ogni respiro racconta una storia, e Marino, Maestro Conduttore, le conosce tutte nei dettagli. D’un tratto, si ferma davanti a una botte scura e la sfiora con una mano, quasi fosse una vecchia amica.
“Perla Nera,” sussurra con un sorriso, parlando piano, come se il balsamico potesse sentirlo. “Quest’anno hai fatto strada, eh? Quattro premi internazionali, ti rendi conto? Da questo piccolo angolo della nostra terra ai palati più esigenti del mondo. E pensare che tutto è cominciato qui, tra queste mura.”
Marino inclina il capo per osservare il riflesso scuro del balsamico che aveva appena versato in un piccolo cucchiaio di porcellana. Roteando lentamente la goccia sulle pareti bianche, ne testa la perfezione. “Dimmi, cosa si prova ad essere così ammirata? Sei come un’opera d’arte, sai? Ogni goccia racchiude anni di pazienza, di cura. Ogni bottiglia che porta il tuo nome parla di noi, delle mani che ti hanno seguito, del sole che ha accarezzato le nostre uve.” Marino ride piano, scuotendo la testa. “Non che tu abbia bisogno di questi premi, intendiamoci. Tu sei già il nostro orgoglio. Ma confesso che vederli ti fa brillare un po’ di più. È come se il mondo intero si fosse accorto di quanto sei speciale.”
Dopo un attimo di silenzio, Marino si alza e si avvicina a un tavolo dove lo attende un piatto fumante. Sapendo che si sarebbe trattenuto fino tarda ora, Simone è stato così gentile da portargli qualcosa per riempire lo stomaco. Ha scelto bene. Nel piatto, un omaggio alla semplicità e alla ricchezza della tradizione: ravioli di zucca con fonduta al taleggio e aceto balsamico. Accanto, una piccola bottiglia di Perla Nera da 250ml.
“Guarda qui,” dice Marino, rivolto ancora al balsamico. “Questi ravioli così sono proprio perfetti. Tu completi il piatto, gli dai vita. Non sei solo un condimento, sei un racconto, un viaggio.” Sedendosi, prende al volo la forchetta e assaggia avidamente. “Ecco, questa è la tua magia. Incredibile come riesci a legare sempre tutto. Il dolce della zucca, la forza del taleggio, il calore del piatto. Sei come il tempo, sai? Invisibile, ma essenziale.” Degusta il piatto lentamente Marino, chiudendo gli occhi, come per assaporare ogni sfumatura.
“Grazie, Perla Nera. Tu ci rappresenti e hai saputo portare il nostro lavoro e la nostra storia in ogni goccia, a tutte le latitudini. Chissà quanti altri premi arriveranno.… ma ciò che conta davvero è che ogni goccia rimanga il riflesso di tutto ciò che siamo.”
Il Maestro si incammina verso l’uscita, lasciandosi alle spalle l’atmosfera avvolgente dell’acetaia. Porta con sé un senso di orgoglio profondo, certo che ogni goccia dell’Aceto Balsamico della Vecchia Dispensa è un racconto vivo, capace di attraversare il tempo e le tavole di tutto il mondo.