Anna Maria si svegliò presto quella mattina, il sole accennava ad illuminare il cielo di un tenue rosa. Era la giornata perfetta per il picnic che aveva pianificato da settimane con i suoi amici più cari. Con un enorme sorriso sul volto, scese in cucina per preparare gli ultimi dettagli del pranzo.
“Buongiorno, tesoro,” disse sua madre, sbucando dalla porta. “Hai bisogno di una mano con qualcosa?”
“No, mamma, ho tutto sotto controllo,” rispose Anna Maria con entusiasmo. “Sto solo tagliando le pesche e il mango per l’insalata. Non vedo l’ora di vedere la reazione di tutti.”
Anna Maria aveva 27 anni e lavorava come graphic designer. Era sempre impegnata, ma quel giorno aveva deciso di concedersi una pausa. Dopo aver finito di preparare l’insalata di quinoa mise tutto in un grande cesto di vimini. Si assicurò di avere tutto il necessario, poi uscì di casa con il cesto sotto il braccio.
Le colline modenesi si estendevano verdi e rigogliose sotto il cielo limpido, offrendo agli occhi e al cuore un panorama mozzafiato. Anna Maria amava quelle colline, le ricordavano i pomeriggi trascorsi con la famiglia durante la sua infanzia. In un parco situato proprio nel cuore di quei luoghi il sole splendeva e una leggera brezza rinfrescava l’aria: Anna Maria trovò un posto perfetto sotto un grande albero di quercia, dove stese una coperta a quadri rossi e bianchi. Presto arrivarono i suoi amici: Marco, un giovane medico sempre indaffarato, Lucia, un’insegnante con una passione per la fotografia, e Paolo, un musicista che non si separava mai dalla sua chitarra.
“Mery questo posto è meraviglioso!” esclamò Lucia, tirando fuori la sua macchina fotografica per catturare la bellezza del momento. “Le colline modenesi viste da qui sono davvero incantevoli, non trovi?”
“Ho portato la mia chitarra,” disse Paolo con un sorriso. “Potrei suonare un po’ prima di mangiare!”
“Fantastico,” rispose Anna Maria. “Io ho preparato un pranzo leggero e delizioso, sono certa che lo amerete.”
Si sedettero tutti sulla coperta, chiacchierando e ridendo. Marco raccontò delle sue ultime avventure al Policlinico, storie di speranza e di pazienti che erano finalmente riusciti a uscire vittoriosi dall’ultimo ciclo di chemio. Lucia condivise alcune foto che aveva scattato di recente, mostrando i volti felici dei bambini nella sua classe e Paolo strimpellò qualche nota sulla chitarra, creando un’atmosfera rilassata e gioiosa.
Quando fu il momento di mangiare, Anna Maria aprì il cesto e tutti rimasero a bocca aperta: l’insalata di quinoa con pesche, mango, pecorino fresco e aceto balsamico era colorata e invitante, un mix perfetto di sapori e consistenze. Dopo un primo assaggio arrivarono subito i commenti positivi che valorizzarono i suoi sforzi in cucina.
“Mary ma è eccezionale! Non è che hai sbagliato lavoro?” disse ridendo Marco, ghiotto di formaggi, mentre si serviva cercando di includere nella sua porzione quanti più pezzi di pecorino. “Hai davvero superato te stessa.”
“Grazie,” rispose lei, arrossendo leggermente. “Volevo che ci godessimo al meglio una giornata insieme, lontano dallo stress quotidiano. Quando ci ricapita di essere tutti liberi lo stesso giorno?”
Il pomeriggio passò in un battibaleno tra racconti, musica e risate. Paolo suonò alcune canzoni scritte da lui, Lucia scattava foto di ogni momento speciale e Marco, nonostante i suoi modi sempre molto seri, si rilassò e si unì al divertimento, persino cantando insieme a Paolo in un paio di occasioni.
Quando il sole cominciò a calare, creando lunghe ombre dorate sulle colline, Anna Maria si sentì completamente felice. Aveva creato un ricordo prezioso con i suoi amici, un momento di pura gioia e connessione che avrebbe portato nel cuore per sempre.
