L’Aceto Balsamico di Modena è uno dei prodotti più rappresentativi della tradizione gastronomica italiana, ma spesso suscita nei consumatori alcune domande riguardo la sua composizione e gli effetti che la sua assunzione produce sulla salute. Una tra le domande più comuni che ci vengono poste è se l’Aceto Balsamico di Modena contenga nichel, un dettaglio davvero importante da conoscere per tutti coloro che devono necessariamente adottare una dieta priva di questo elemento.
È stato scientificamente dimostrato che l’Aceto Balsamico di Modena contiene una minima quantità di nichel, un metallo pesante che può essere tossico se ingerito in dosi elevate. Tuttavia, è importante sottolineare che la quantità di nichel presente nel condimento modenese è molto bassa e non rappresenta un rischio per la salute umana.
Quanto nichel contiene l’Aceto Balsamico di Modena?
Secondo uno studio condotto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, la quantità di nichel presente nell’Aceto Balsamico di Modena varia da 0,009 a 0,025 milligrammi per litro. Questa è di molto inferiore alla dose massima giornaliera tollerabile di nichel stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è pari ad 1 milligrammo per chilogrammo di peso corporeo. In più bisogna tener conto che la dose media giornaliera raccomandata di Aceto Balsamico di Modena IGP è di soli 15ml, mentre l’uso di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si limita a poche ma importantissime gocce, il che lo rende un condimento sicuro e perfettamente all’interno di ampi margini di sicurezza. Per questo motivo è da considerarsi impossibile una reazione allergica al nichel a seguito dell’assunzione di Aceto Balsamico di Modena, in qualsiasi sua forma, se utilizzato in maniera corretta all’interno delle preparazioni culinarie.
Ma perché nell’Aceto Balsamico di Modena è presente il nichel?
La presenza di nichel all’interno dell’Aceto Balsamico di Modena non è il risultato di un’aggiunta intenzionale, ma di una contaminazione ambientale del tutto naturale. Il nichel, infatti, è presente naturalmente nel suolo e nell’acqua e di conseguenza viene assorbito dalle piante e dagli alimenti che crescono in quei luoghi. Ne consegue che è dall’uso della materia prima naturale che genera l’Aceto Balsamico di Modena che proviene la minima quantità di questo metallo. In ogni caso, per ridurre al minimo la presenza di nichel nel proprio Aceto Balsamico di Modena, le acetaie di Modena adottano rigorosi controlli di qualità e igiene durante la produzione.
Riteniamo importante però precisare che il nichel, in soggetti non allergici, svolge un ruolo molto importante per la salute dell’organismo. Infatti, questo metallo che si trova in tantissimi alimenti agisce come cofattore per diversi enzimi, ha un ruolo nel metabolismo di alcuni ormoni, in quello del glucosio e dei lipidi, e sembra che sia coinvolto anche nel mantenimento dell’integrità delle membrane cellulari e della stabilità di DNA e RNA. Per questo è importante continuare a seguire una dieta sana e variegata, piuttosto che di privazione, laddove non è necessario lavorare sulla propria alimentazione in risposta ad una reazione immunitaria di ipersensibilità.
Dieta nichel free: Aceto Balsamico di Modena sì o no?
Possiamo tranquillamente affermare che l’Aceto Balsamico di Modena contiene una quantità talmente bassa di nichel da non rappresentare un rischio per la salute umana né per soggetti sani, né per chi necessita di una dieta nichel free. Il rispetto della dose raccomandata giornaliera di Aceto Balsamico di Modena assicura d’altronde, per una eventuale contaminazione, una dose di nichel ben al di sotto degli standard di tollerabilità definiti dall’OMS.
Gli Aceti Balsamici di Modena de La Vecchia Dispensa sono prodotti con cura e meticolosa attenzione, per garantire al consumatore finale la massima qualità e sicurezza alimentare del prodotto. Quindi, se ami il gusto e i profumi dell’Aceto Balsamico, sappi che puoi gustarlo senza preoccupazioni in qualsiasi momento desideri.