Eleonora era una ragazza semplice con un fascino irresistibile. I suoi lunghi capelli castani cadevano morbidi sulle spalle e gli occhi color nocciola brillavano di intelligenza e dolcezza. Michele la conosceva da tempo, ma solo di recente aveva trovato il coraggio di confessarle i suoi sentimenti. Lei aveva accettato di buon grado un paio di appuntamenti: il primo era stato una passeggiata in centro a Bologna, avevano preso una cioccolata calda in un bel locale e chiacchierato per circa un’oretta prima di tornare ognuno ai propri lavori. Per la seconda uscita Michele l’aveva invitata a condividere una visita guidata in un caseificio dove producono Parmigiano Reggiano da più di un secolo. Qui avevano scoperto la vera storia del formaggio d’eccellenza del territorio, apprezzato a tutte le latitudini, e alla fine Michele aveva insistito per acquistarne due pezzi di media stagionatura, uno per sé e uno per lei. Era stato un dono inusuale che, a dirla tutta, aveva un po’ freddato i suoi sentimenti verso di lui.
Mentre pensava a queste cose, Eleonora si stava preparando per il terzo appuntamento. Era la sera di San Valentino e lei non sapeva proprio cosa aspettarsi: la luna sorgeva timidamente nel cielo stellato e una gelida brezza accarezzava la città. Tornando rapidamente alla realtà, la ragazza si infilò il cappotto e scese rapidamente le scale, salendo subito in macchina e salutando Michele con un fugace bacio sulla guancia. Indossava un vestito elegante e Michele, col cuore che batteva forte, le offrì il suo miglior sorriso.
“Spero non ti dispiaccia, ma questa sera ho pensato di non andare nel solito ristorante. Vorrei offrirti una cena preparata da me, se sei d’accordo.”
“Non sapevo fossi anche un cuoco provetto”, disse ridendo Eleonora. “Per me va bene, ma cosa prevede il menù?”
“Lo scoprirai.” Dopo aver messo in moto Michele aggiunse: “Sai, mi è sempre piaciuto cucinare. Osservavo mia nonna quando ero bambino. Aveva delle mani che sembravano magiche: ogni impasto le riusciva con una naturalezza incredibile.”
“Hai avuto una bella fortuna. Io i miei nonni non sono riuscita a conoscerli.” rispose Eleonora cercando di celare con la voce la tristezza che le aveva suscitato quel pensiero.
“Mi dispiace.” Michele si accorse della piega che avrebbe potuto prendere di lì a poco la conversazione e cercò subito di risollevarle il morale. “Allora sei curiosa di sapere il nome del mio piatto forte?”
“Spara!”
Il ragazzo lasciò passare qualche secondo di suspense prima di risponderle. Poi esordì con tono entusiasta: “Beh, sarai la prima a provare il mio speciale Risotto con fonduta di Parmigiano, taralli sbriciolati e Aceto Balsamico.”
“Wow sembra ottimo!” disse Eleonora. “Ma non dirmi…”
“Esatto, userò proprio quel Parmigiano che abbiamo preso durante il nostro secondo appuntamento!”.
I due si scambiarono sguardi complici: il silenzio tra loro era carico di emozioni. Infine, una grassa risata a due voci riempi l’aria dell’auto, mentre Michele accostava per parcheggiare davanti casa sua.