L’Aceto Balsamico è un tesoro gastronomico che affonda le sue radici nella pittoresca provincia di Modena, situata nel Nord Italia, e fin dalla sua nascita è apprezzato in tutto il bel Paese. Negli ultimi decenni però la passione per questo condimento straordinario dal gusto agrodolce e dai sentori balsamici si è diffuso ben oltre i confini regionali e nazionali: la sua influenza nel settore food, infatti, è stata tale da modificare le tendenze gastronomiche di molte nazioni, conquistando i palati gourmet provenienti da diverse latitudini.
La diffusione oltre i confini nazionali non solo ha modificato le abitudini alimentari di chi l’ha provato, ma ha anche contribuito ad aprire nuove prospettive nel mondo gastronomico con contaminazioni culturali portate in tavola sia nei piatti di ristoranti stellati, sia nelle cucine più povere. Un esempio di tali usi cosmopoliti può essere trovato nel cosiddetto “Balsamic Dipping” e nella “Caprese al Balsamico“, due preparazioni che si possono definire sì innovative, ma anche derivanti da una tradizione attribuita più o meno erroneamente da chi vive all’estero alla cultura italiana.
Balsamic Dipping: un’esperienza di gusto multidimensionale che ricorda il nostro pinzimonio
Quel che viene chiamato “Balsamic Dipping”, una commistione di termini che può essere tradotta con “immersione in aceto balsamico“, è un’abitudine che sta guadagnando particolare popolarità tra gli amanti del buon cibo e dei sapori mediterranei nei paesi fuori dall’Europa. La maggior parte delle ricette del balsamic dipping presenti sul web includono nella preparazione di questa salsa l’Aceto Balsamico di Modena, l’olio di oliva (non necessariamente italiano o extra-vergine), uno o più spicchi di aglio, sale e pepe, che si alternano ad altri ingredienti a volte di dubbia scelta come la maionese e il rosmarino, il basilico e l’origano o ancora parmigiano e origano!
Certo è che combinando la dolcezza, l’acidità e la complessità aromatica dell’Aceto Balsamico di Modena ai giusti sapori si donano al palato dei contrasti meravigliosi. Ma non è certo una novità per noi italiani: infatti l’arte di immergere o, meglio, “pinzare” ortaggi freschi in una delicata miscela di olio d’oliva extravergine, sale, pepe e aceto è una pratica che risale all’epoca rinascimentale ed è conosciuta da tutti come pinzimonio. Risulta comunque affascinante come la cucina e l’arte culinaria contemporanea abbiano acquisito radici dal nostro ricco passato, a volte in maniera del tutto casuale o inconscia.
Ma cosa immergono oltreoceano nel balsamic dipping? La risposta è: quasi tutto! Dalla croccante e classica bruschetta al formaggio fresco, dalla verdura grigliata al pollo appena sfornato. La bellezza del cibo infatti è sperimentare, divertirsi in cucina e trovare nuovi abbinamenti di sapore che possono essere in grado di stupire anche il più modenese degli italiani!
La Caprese al Balsamico, nient’altro che un’icona italiana reinventata
Un classico della cucina italiana? La caprese: con i suoi ingredienti principali (pomodori, mozzarella e basilico) simboleggia la patria portando in tavola i tre colori più belli del mondo. Questa vera e propria icona culinaria subìto una piccola modifica alla sua composizione che potrebbe rinnovare le nostre idee nei confronti di tale piatto. Parliamo infatti dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, aggiunto in forma di piccole gocce che donano un tocco di complessità aromatica in grado di bilanciare perfettamente la freschezza dei pomodori e la cremosità della mozzarella di bufala campana. Questa reinterpretazione ha ottenuto un successo eccezionale in tutto il mondo, dimostrando che l’Aceto Balsamico di Modena ha il potere di elevare persino i piatti più iconici della cucina italiana a un livello di eccellenza gastronomica straordinaria.